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domenica 4 dicembre 2011

Festival di Sanremo 1980




Il Festival si svolse dal 7 al 9 febbraio
Sedi della manifestazione: Teatro Ariston; Salone delle Feste del Casinò
Organizzazione fu affidata alla Publispei: Patron Gianni Ravera
Direzione Artistica di Gianni Naso
Presentarono: Claudio Cecchetto con Roberto Benigni e Olimpia Carlisi. Al Casinò Daniele Piombi
Vinse la 30a edizione del Festival di Sanremo, Toto Cutugno con "Solo noi" Cantanti in gara 30 le canzoni 30. Dieci brani appartennero a cantanti big, che si assicurarono così la finale, più dieci cantanti giovani, grazie al voto delle giurie (9 in località segrete) cinque motivi passarono il turno, e cinque brani furono eliminati. Per la serata finale, 20 cantanti gareggiarono per il primo posto. La Rai riprese in diretta tutte e tre le serate.
Debuttanti: Alberto Beltrami, Giorgio Bennato, Bottega dell’Arte, Alberto Cheli, Luca Cola, Coscarella e Polimeno, Toto Cutugno, Bruno D’Andrea, Gianfranco De Angelis, Decibel, Aldo Donati, Henry Freis, Leroy Gomez, Orlando Johnson, Latte e Miele, Linda Lee, Mela Lo Cicero, Francesco Magni, Enzo Malepasso, Sally Oldfield, Omelet, Pupo, Rimmel, Paolo Riviera, Stefano Rosso. Veterani: Armonium, Peppino di Capri, Gianni Morandi, Leano Morelli, Bobby Solo.
Canzoni finaliste
Canterò canterò canterò
Cavallo bianco
I Sing for you
Il sole canta
L’italiano
Mara
Mariù
Ma vai…vai
Musica regina
Passerà
Più di una canzone
Solo noi
Su di noi
Ti voglio bene
Tu cioè…
Tu mi manchi dentro
Va’ pensiero
Voglio l’erba voglio
Classifica finale:
al primo posto Totò Cutugno con "Solo noi"
Gli ospiti della manifestazione:
David Zed, Alberto Sordi, Giulio Cappelli, Pippo Franco, Dionne Warwick, Suzi Quatro, Billy Preston & Syreeta, Silverster, Status Quo, Sheila B.Devotion. Il vincitore della 30a edizione Totò Cutugno vinse per la prima volta a Sanremo da solista, dopo aver partecipato nel 1976 e 77 con un gruppo gli "Albatros". Fu l’inizio di una storia costellata da vari successi in tutto il mondo.Il presentatore Roberto Benigni, fu una sorpresa per gli organizzatori, perché nessuno sapeva cosa aveva in mente, il Patron Gianni Ravera pretese d’essere informato dall’attore, che gli disse di stare tranquillo, e che a chiusura della manifestazione desiderava solo dare un bacio alla sua partner, invece una volta sul palco dell’Ariston Benigni andò a ruota libera, guardando le telecamere parlò ai politici, al Papa, rivolgendosi a loro come se fossero vecchi amici, ai quali poter dire ciò che passa in testa, in modi ruspanti, con il suo "Wojtylaccio". L’atteso bacio ad Olimpia Carlisi, invece si rivelò più preoccupante, e della durata di 45 secondi, in diretta televisiva Roberto Benigni non mollava la preda e nessun poté fermarlo, lasciò il segno nella storia del Festival. Le giurie dissero che erano in tutto dieci, e tenute in luoghi nascosti, invece scoprirono che erano solo nove. La canzone cantata da Gianni Morandi "Mariù" fu scritta da Ron e Francesco De Gregori. Una curiosità per illuminare il maestoso palcoscenico del Teatro Ariston, oltre agli effetti speciali in laser, occorsero 11.500 lampadine coloratissime.

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